Agatha

Gallipoli da…mare!

Agatha, nome che mi ha evocato reminiscenze del liceo classico e mi ha fatto venire in mente il “Kalòs kai agathòs” (il “buono e bello”) che racchiude l’equazione assoluta, un locale in cui riponevo molte aspettative, incuriosito da immagini dei piatti dello Chef Ernesto Guarini.

Da tempo non pubblicavo un articolo sul mio blog ma oggi, complice qualche nuvola passeggera che mi ha indotto ad accendere il computer, memore della serata trascorsa a Gallipoli ieri, ho deciso di condividere con voi i sapori salentini che ho trovato ieri, in tavola.

Lo splendido borgo antico di Gallipoli offre un’infinita scelta di locali e proposte culinarie, in grado di soddisfare le piú disparate esigenze, ed in questo contesto Agatha spicca per il livello qualitativo ed il livello delle proposte offerte al cliente.

Nulla a che vedere con menu rivolti ad un turista in cerca di un pasto frugale a basso costo, anzi, leggendo le proposte il ristorante merita una seconda ed una terza visita, per approfondire l’interpretazione di piatti della tradizione in chiave attuale, nel rispetto di una materia prima notevole.

Tralascio ogni giudizio su una location che non ha bisogno di presentazioni, visto che la Cattedrale (luogo su cui si affaccia il ristorante) é meta obbligata per chi varca le soglie dello stupendo borgo antico, concentrandomi sui piatti che rivestono il ruolo di protagonisti indiscussi.

  • Una sontuosa “Crudité di mare” ha, da subito, connotato il livello qualitativo del pescato e la varietá della proposta, con una menzione di merito particolare ai gamberi e le ostriche
  • I “Tagliolini vongole, gamberi e menta” (realizzati con pasta fresca) hanno confermato, al palato, l’aspetto goloso, rivelando un ottimo abbinamento con le zeste d’arancia
  • I “Tentacoli di polpo su crema di patate allo zafferano”, grazie alla polvere di cappero, le olive leccine, la menta fresca ed i crostini allo zenzero, si sono rivelati un’esplosione di consistenze e gusto
  • Calamari, totani e gamberi sono stati la base della “Frittura di pesce, accompagnata da tre salsine (una maionese al lime, un’ali & oli ed un gaspacho di peperoni rossi) a regalare diversi abbinamenti
  • A chiudere un “Bigné farcito con cremoso alla nocciola, salsa al cioccolato e croccante di mandorle”, generoso nella porzione al punto che lo abbiamo condiviso, che ha segnato una degna conclusione della nostra cena, con un perfetto equilibrio e contrasto delle sensazioni del dolce, dell’amaro, del fresco, del morbido e del croccante

Abbiamo accompagnato i piatti con un ottimo Negramaro salentino.

Ci sono, in carta, alcune proposte che meritano un “secondo giro” (che faremo, sacrificandoci con piacere), visto che abbiamo riscontrato un livello elevato in tutte le portate, accompagnato (nota rilevante) da un conto adeguato a ció che abbiamo degustato.

Tra quelle che mi hanno particolarmente colpito spiccano:

  • Cicieri, tria e mare
  • Orecchiette al ragú di polpo cotte in pignata
  • Zuppetta di pesci e frutti di mare
  • Burrata in Salento
  • La tartelletta con gelee di lamponi, cremoso ai frutti tropicali e cioccolato bianco

Un Salento che sa di antico ma trasposto ai giorni nostri, con tecnica e rispetto di un pescato locale che viene presentato in maniera armoniosa ed elegante.

Agatha si pone come punto di riferimento per coloro che apprezzano una cucina curata in ogni aspetto.

Fausto

Fausto

Nato a Reggio di Calabria, dove ho vissuto i miei primi 20 anni, ne ho trascorsi una decina in giro per l'Italia lavorando, per decidere di stabilirmi in provincia di Brescia.

Ciao, grazie di avere visitato il mio post, mi farà piacere rispondere a qualsiasi tua domanda,

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