Astice e linguine

Astice e linguine

Astice e linguine

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Astice e linguine sono, indubbiamente un connubio inscindibile ed una soluzione veloce per realizzare un primo (in questo caso un vero e proprio piatto unico) per occasioni speciali, e questa volta per il mio “cenino di capodanno”, insieme alle immancabili lenticchie.

In verità, la definizione “Astice e linguine” e non il contrario, nasce dalla quantità di astice che ho utilizzato per realizzare questi due piatti, ho messo a in padella due crostacei di circa mezzo chilo ciascuno (uno  a testa), per la gioia del palato e per chiudere l’anno con una “scarpetta” degna!!!!

Astice e linguine

 

Io non amo impiattare anche la testa e la corazza e, volendolo evitare l’utilizzo di schiaccianoci e forchettine a due punte, ecco che ho deciso di estrarre tutta la polpa (dopo la cottura) ed unirla alla pasta, abbondando nel condimento ed evitando a mia moglie l’immancabile tovagliolino al limone o la corsa al lavandino …

Sono stato indeciso se optare per linguine all’aragosta o all’astice ma non ho avuto dubbi dopo avere aperto il cassetto del congelatore (ebbene si, ho usato un prodotto surgelato), non avendo che due astici (che personalmente apprezzo per la polpa più soda ed il gusto più deciso) ho immediatamente provveduto a scongelarli e verificato cosa abbinarci e, considerate le proporzioni tra crostacei e pasta, ecco nascere “Astice e linguine“, arricchito da sapori mediterranei (e qualche goccia di olio di pistacchi di Bronte) e servito in porzione abbondante.

Le difficoltà maggiori sono state due:

  • Allontanare mia moglie affinché il piatto risultasse una vera sorpresa (ha un olfatto da segugio)
  • Tenere a bada  Ginevra ed Artù, i miei due gatti che, attirati dai profumi, si sono appollaiati sulla finestra con la speranza di chiudere l’anno in bellezza (cosa che si è puntualmente verificata).

Dopo il benestare felino è arrivata l’ora di portare in tavola questo piatto che definirei “opulento” e gustarmi, per l’ultima volta ne 2014, i cenni di approvazione e la faccia soddisfatta della mia assaggiatrice ufficiale e moglie.

 

Astice e linguine

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Con un coltello affilato dividere  a metà gli astici e (con un batticarne)  schiacciare le chele, intanto mettere in padella con olio e. v. caldo lo scalogno tagliato sottile, due spicchi di aglio in camicia e delle strisce di datterini gialli pelati e puliti (tenere da parte il resto dei pomodorini in strisce pulite). A fuoco vivo aggiungere gli astici e, dopo tre/quattro minuti sfiammare con il brandy, salare pochissimo, aggiungere un paio di cucchiai d'acqua e cuocere per cinque minuti con coperchio. Togliere dal fuoco la padella e ricavare tutta la polpa degli astici dalla corazza (tagliarla in medaglioni) e dalle chele (tagliarla a pezzetti) mettendoli da parte, schiacciare bene testa e carapace dell'astice per ricavarne il più possibile (io verso un po' d'acqua bollente per pulirli bene) ed aggiungere il ricavato in padella. In abbondante acqua bollente salata tuffare le linguine e, dopo due o tre minuti (il tempo che perda la rigidità) trasferire la pasta nella padella con il sugo ben caldo, aggiungendo tre mestoli di acqua di cottura delle linguine. Seguire bene la cottura, aggiungendo liquido all'occorrenza, e mettere la polpa degli scampi  due minuti prima di spegnere il fuoco e procedere all'impiattata: Nido di linguine, polpa di scampi, granella di pistacchi, filetti di datterini gialli ed, a chiudere, qualche goccia di olio di pistacchi.
Fausto

Fausto

Nato a Reggio di Calabria, dove ho vissuto i miei primi 20 anni, ne ho trascorsi una decina in giro per l'Italia lavorando, per decidere di stabilirmi in provincia di Brescia.

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