Cappesante
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Cappesante, ecco con cosa ho pensato di accompagnare le immancabili patate di questo secondo, come prosecuzione ideale del pranzo di “compleAnna” di ieri …
Non chiedetemi da dove nasce il piatto, visto che faccio fatica a ricordarlo anche io, un’idea di base che si è sviluppata sia negli ingredienti che nella forma durante la preparazione, la forma della patata subordinata alle dimensioni di quelle che ho trovato al banco verdura, la crema di base un uso “naturale” del corallo delle cappesante, l’impiattata quasi obbligata dalla forma del piatto scelto e l’aggiunta di uova di capelin trovate al banco pescheria.
Poche cappesante ma tanto sapore concentrato nei pochi ingredienti adoperati, un piatto elaborato non tanto nei passaggi, quanto nella capacità di servirlo caldo in tavola, con una composizione che richiede una buona manualità e velocità di esecuzione, un secondo decisamente particolare nella presentazione.
Anche quest’anno la festeggiata è rimasta soddisfatta, sia del regalo ricevuto che del pranzo, adesso ho di nuovo un anno per pensare ad altri piatti che comprendano una base di patata, magari anche questa volta insieme a cappesante flambè.
Intanto mi godo una giornata di riposo, visto che per domani, a pranzo, finiremo le lasagne del giorno precedente (anche perché, come per il tiramisù, per la pasta al forno, la mousse e tanti altri piatti … “riposata è più buona”!).
Wow, veramente scenografico
Grazie