cappesante

Cappesante & dintorni

Cappesante

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Cappesante, ecco con cosa ho pensato di accompagnare le immancabili patate di questo secondo, come prosecuzione ideale  del pranzo di “compleAnna” di ieri …

Non chiedetemi da dove nasce il piatto, visto che faccio fatica a ricordarlo anche io, un’idea di base che si è sviluppata sia negli ingredienti che nella forma durante la preparazione, la forma della patata subordinata alle dimensioni di quelle che ho trovato al banco verdura, la crema di base un uso “naturale” del corallo delle cappesante, l’impiattata quasi obbligata dalla forma del piatto scelto e l’aggiunta di uova di capelin trovate al banco pescheria.

Poche cappesante ma tanto sapore concentrato nei pochi ingredienti adoperati, un piatto elaborato non tanto nei passaggi, quanto nella capacità di servirlo caldo in tavola, con una composizione che richiede una buona manualità e velocità di esecuzione, un secondo decisamente particolare nella presentazione.

Anche quest’anno la festeggiata è rimasta soddisfatta, sia del regalo ricevuto  che del pranzo, adesso ho di nuovo un anno per pensare ad altri piatti che comprendano una base di patata, magari anche questa volta insieme a cappesante flambè.

Intanto mi godo una giornata di riposo, visto che per domani, a pranzo,  finiremo le lasagne del giorno precedente (anche perché, come per il tiramisù, per la pasta al forno, la mousse e tanti altri piatti … “riposata è più buona”!).

 

cappesante

Lessare un paio di patate grandi e ricavarne dei quadrotti tagliandole con il coltello o con dei coppapasta (io ho usato il secondo metodo), passare i quadrotti nel parmigiano grattugiato ed infornarli a 180 gradi per farli gratinare sui lati. Intanto dividere il corallo dalla noce delle cappesante ed utilizzare gli avanzi di patata (schiacciandoli) ed i coralli delle cappesante (saltati in padella, sfiammati con il brandy e frullati) per preparare una purea di base, regolandola di sale e tenendola in caldo. Per ultimo fare saltare in padella le noci delle cappesante, sfiammarle e salare, ora procedere a comporre il piatto. Impiattare nell'ordine: Salsa in fondo, poggiare i quadrotti, fare una "linea" con la pasta di pistacchi e poggiare su un angolo le uova di capelin, appoggiare la noce di cappasanta e servire.
Fausto

Fausto

Nato a Reggio di Calabria, dove ho vissuto i miei primi 20 anni, ne ho trascorsi una decina in giro per l'Italia lavorando, per decidere di stabilirmi in provincia di Brescia.

2 commenti

  1. Wow, veramente scenografico

Ciao, grazie di avere visitato il mio post, mi farà piacere rispondere a qualsiasi tua domanda,

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