Che vita sarebbe senza polpette!!!

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Immancabile (in veste di polpettina) nella pasta al forno alla calabrese, in polpettone, difficile la scelta tra la versione al forno  o quella fritta, che dire poi delle classiche polpette che da fritte possono andare ad insaporire una buona salsa di pomodoro … per non parlare di quelle di melanzana.

Mio padre le amava anche in brodo, io le faccio anche con le cozze o con il pesce e, forse perché sono fritte o perchè nella mia infanzia sono un piatto “della domenica”, le polpette mi danno l’idea della festa e della famiglia … quel classico piatto che coinvolgeva un po’ tutta la famiglia (noi bambini amavamo cercare di farle tutte uguali e, quando venivano troppo grandi io mangiavo il pezzetto in più e se venivano troppo piccole le mangiavo intere), mio padre le friggeva in padella ed io le mettevo nella ciotola (con un’ulteriore selezione in cui mangiavo quelle non “perfette”).

Ancora oggi non ho perso l’abitudine (cosa che faccio anche con il gattò di patata) di assaggiare l’impasto crudo, con la scusa di raggiungere la giusta consistenza e dosare bene gli ingredienti, difficile resistere alla tentazione e vedo che anche mia moglie, se passa vicino alla ciotola, allunga la mano ed assaggia.

Come direbbe Lubrano “la domanda mi sorge spontanea”: Ma voi riuscite a non mangiarne un pò prima di friggerle?

 

Non chiedetemi dosi perché non esiste  "la ricetta" delle polpette (ognuno ha la sua, per consistenze, ingredienti e sapori), quello che posso assicurarvi è che verranno morbide, soffici e con la classica "crosticina". Mettere a bagno, in acqua tiepida, il pane secco e (quando sarà ammollato completamente) strizzarlo tra le mani, eliminare la crosta esterna ed unirlo alla carne, alle uova, al parmigiano grattugiato, al prezzemolo tritato, sale, un goccio di latte ed una manciata di pangrattato. Decidere la consistenza sarà molto semplice visto che si impasta con le mani (io uso come parametro la consistenza del lobo delle orecchie), per "indurirlo" basterà aggiungere pangrattato, per "ammorbidirlo" aggiungere del latte (se volete potete provare a schiacciare una patata bollita), assaggiarne un pizzico aiuta a capire se sale ed altri sapori sono ben bilanciati. Formare le polpette delle dimensioni desiderate e, nel frattempo, mettere a scaldare l'olio (abbondante come sempre) per friggere, per chi desidera una crosticina più croccante basterà passare le polpette nel pangrattato prima di tuffarle in frittura. Per condirci un piatto di pasta basterà mettere in un buon pomodoro in cottura qualche polpetta fritta che insaporirà ed "accompagnerà" la pasta.
Fausto

Fausto

Nato a Reggio di Calabria, dove ho vissuto i miei primi 20 anni, ne ho trascorsi una decina in giro per l'Italia lavorando, per decidere di stabilirmi in provincia di Brescia.

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