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Tutte le volte che viene un collega da Genova, sa che dovrà presentarsi con l’immancabile focaccia, magari alle cipolle, magari la fugassa di Recco o meglio ancora con tutte e tre le versioni.
Non c’è un’orario tabù, la mangerei a qualsiasi ora, per colazione, come pasto, come snack (anche come fine pasto) …, alta, morbida, ben condita, con quella punta di sale “in più” …, sentite come suona bene il solo pronunciarne il nome:”Focaccia!!!!”
Con il lievito madre ne faccio un paio di versioni, una “alta” e soffice ed una “bassa” e croccante, oggi l’ho fatta senza alcun condimento e nessun aroma, si presta a reinterpretazioni ed arricchimenti vari, con prodotti di stagione ed erbe aromatiche.
Io la apprezzo “nature” o con pochissime aggiunte, naturalmente prediligo l’utilizzo di farine macinate a pietra di buona qualità ed un’olio altrettanto buono.
Ne avevo tenuto un pezzettino da parte per farvelo assaggiare … ma mia moglie è arrivata prima!!!!!!!!!!!!
Grazie Fabio di avermi aggiunta su Google+…ottima ricetta complimenti.
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