linguine chezmoi

Linguine chezmoi

Linguine chezmoi

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Linguine chezmoi, non potrei chiamarle in altro modo (a meno di non volere utilizzare il termine “alla genovese”, che deriva dalla mia classica frase:”Belìn, fammi vedere cosa c’è nel frigo”…).

Classico piatto di recupero, in tutti i sensi, uno di quegli accostamenti in cui confluiscono ingredienti di diversa natura, che devono essere consumati (anche perché non sopporto l’idea di sprecare cibo) e che nascono dal nulla, dando un’occhiata a dispensa e frigorifero… ecco come nascono le linguine chezmoi.

Una delle tante e possibili variazioni sul tema linguine, tenendo sempre conto di un risultato finale che superi il severo giudizio del mio “critico personale” (Anna, mia moglie, non si accontenterebbe di concentrato di brodo, come fa qualcuno in tv) e che soddisfi la mia voglia di fare una presentazione “elegantemente quotidiana” o “quotidianamente elegante”… fate voi.

Io ci ho pensato esattamente quattro minuti, dopo avere messo sul piano da lavoro tutto ciò che andava consumato, ho riposto i salumi (dopo averli messi sottovuoto) e le uova, poi ho “immaginato” e messo in pratica un piatto che ha trovato posto sul blog, è piaciuto alla mia Signora ed ha trovato il nome che gli spetta: Linguine chezmoi

Cosa c’è nel piatto? Vi dico solo due ingredienti (il resto lo scoprirete leggendo la ricetta): Carote e pan di zucchero

linguine chezmoi

 

Mentre raggiunge il bollore l'acqua della pasta, fare saltare in padella le carote julienne (con un filo d'olio) e, dopo un paio di minuti, salare, aggiungere un paio di cucchiai d'acqua, coprire e cuocere per altri tre minuti. Mettere da parte e ripetere l'operazione con l'insalata pan di zucchero tagliata a striscioline sottili, mettere da parte anche quella e mettere in acqua la pasta per una decina di minuti. Nella padella (non lavata) mettere lo yogurt ed il cucchiaio di pesto di pistacchi di Bronte, a fuoco vivo mettere le linguine (a cui mancherà un minuto di cottura per essere servite "al dente"), due o tre cucchiai di acqua di cottura e fare saltare. Nel piatto preparare un letto con le carote, sopra ancora uno strato con pan di zucchero, impiattare la pasta, grattugiare un pò di bottarga ed aggiungere l'immancabile filo d'olio e. v. o. a crudo.
Fausto

Fausto

Nato a Reggio di Calabria, dove ho vissuto i miei primi 20 anni, ne ho trascorsi una decina in giro per l'Italia lavorando, per decidere di stabilirmi in provincia di Brescia.

2 commenti

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