Mondiali Juniores

Mondiale Juniores

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Mondiale Juniores

 

Mondiale Juniores di pasticceria, un’esperienza che ho potuto seguire dagli albori e che ha visto svolgere la fase finale solo pochi giorni fa, al Sigep di Rimini, in una “Pastry Arena” con spalti gremiti, un tifo appassionato ed una classifica che ha decretato la vittoria per una vera e propria “manciata di punti”…, esattamente sei, in favore della squadra giapponese.

Potrei raccontarvi di come hanno vissuto le fasi dell’allenamento i nostri due pasticceri, Matteo Cortinovis ed Andrea Marzo, di quanti mesi di lavoro hanno dedicato alla preparazione, di quante difficoltà hanno dovuto superare, di quante nottate hanno dedicato alle prove, di quante “non stop” hanno fatto (in CAST Alimenti), in un’aula in cui oramai si sentivano a casa loro, per l’incredibile numero di ore che vi hanno trascorso.

Potrei raccontarvi di come si siano evoluti i loro dessert, le loro praline, le loro pièce, di quanto sia difficile spiegare cosa comporti interpretare al meglio un regolamento, rispettarlo e coglierne ogni sfumatura, per valorizzare le proprie capacità ed esprimersi al meglio, nonostante l’enorme carico di responsabilità che una gara importante, quanto un Mondiale Juniores, rappresenti per due giovani pasticceri.

Mentre alcune fotografie delle fasi di allenamento vi racconteranno, meglio di mille parole, le giornate di allenamento (dall’inizio a poche ore dalla partenza in direzione Rimini), il rapporto con l’allenatore Fabrizio Galla, la tensione che sale fino a poterla quasi cogliere fisicamente, vi invito a pensare a come possa essere vissuto l’avvicinarsi della gara e quanto possa essere difficile gestire le tante emozioni.

E questo vale per tutti coloro che hanno preso parte a questo Mondiale Juniores, dalle squadre “più blasonate” alle “cenerentole”, che hanno affrontato l’impegno confrontandosi al meglio delle loro capacità, onorando la competizione fino in fondo.

L’atmosfera carica di adrenalina e tabelle di marcia da rispettare, lo scandire del tempo che é una componente essenziale e che non permette di “recuperare errori”, le tribune che ad ogni servizio si “scaldano” e rumoreggiano urlando incoraggiamenti e sventolando vessilli, davanti ad ogni postazione il tavolo su cui siede il coach, che assaggerà e voterà ogni proposta, al tavolo del presidente di giuria il Maestro Francesco Minò   ed a quello del presidente onorario il Maestro Iginio Massari, questo il quadro di una due giorni “senza respiro”.

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Non potrò farvi rivivere l’atmosfera del Mondiale Juniores attraverso il racconto, la conduzione a cura della elegante e “sempre sorridente” Irene Colombo, l’impeccabile servizio dei borsisti di CAST Alimenti,  i momenti di tensione, la gioia per la realizzazione di una presentazione “perfetta”, la delusione per un’esecuzione “da dimenticare”, il silenzio irreale che ha accompagnato ogni spostamento delle piéces (per la composizione dei tavoli), lo sconforto seguito all’implosione della realizzazione in zucchero della squadra russa, l’ovazione seguita ad ogni tavolo completato, la palpabile tensione crescente, in attesa del verdetto, il tifo da stadio che ha scandito ogni premio assegnato e, per terminare… l’apertura delle buste, in ordine inverso di classifica, con l’assegnazione del terzo, secondo e primo gradino del podio, con una “naturale” delusione per chi ha sfiorato l’impresa per soli 6 punti… 3.918 del Giappone, 3.912 dell’Italia.

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Cercherò di farlo attraverso le fotografie della gara, delle preparazioni, delle degustazioni, dei tavoli e delle premiazioni, delle tribune e dei volti dei protagonisti, ringraziando Andrea e Matteo per tutto ciò che hanno fatto e per tutto il percorso condiviso, certo che quest’esperienza sarà un punto di partenza per nuovi traguardi.

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Fausto

Fausto

Nato a Reggio di Calabria, dove ho vissuto i miei primi 20 anni, ne ho trascorsi una decina in giro per l'Italia lavorando, per decidere di stabilirmi in provincia di Brescia.

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