Pasta pizza
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Pasta pizza “alla Surace, famosa nel Mondo” era il nome che avevo inventato come titolo per questa ricetta che era uno dei classici di mia suocera Carmelina, pochi e semplici ingredienti per un piatto che ha accompagnato l’infanzia della famiglia di mia moglie.
Come farebbe a chiamarsi pasta pizza se non avesse questo aspetto?
La voglia di riassaggiarla e di trasferire a mia nipote questa ricetta, che è entrata a far parte della tradizione anche della mia famiglia, sono state una buona scusa per tirar fuori dalla credenza la cocotte poco utilizzata e ritrovare quei sapori e quei profumi che “fanno festa”.
Avere in dispensa un barattolo di pomodori pelati casalinghi e dell’origano selvatico secco ben conservato, sono due valori aggiunti che ne esaltano i profumi ed i sapori, l’importante (vista la semplicità ed il limitato numero di ingredienti) è che siano di buona qualità e che la cottura della pasta sia al dente.
Come per una qualsiasi pasta pizza, considerato che potreste spaziare da una margherita ad una quattro stagioni, nessun limite a fantasia ed ingredienti ma una sola raccomandazione: mantenere un buon equilibrio tra pasta e condimenti affinché si possano gustare tutti i sapori.
Per chiudere devo consigliarvi di tenere conto del fatto che una pasta pizza degna di questo nome può avere una sola ed unica degna conclusione (anche mia nipote Luisa ne ha preso coscienza dopo averla mangiata), non si può pensare di portarla in tavola e non prevedere di terminare con l’immancabile scarpetta.
Sarebbe stato un piatto perfetto da proporre per Parigi, in rappresentanza dell’Italia, pane pizza & … peccato che io non sappia suonare il mandolino!!!!
Buonaaaaaaaaaaaaaaaa…. la devo provareeeee 😀
Bene Nunzia, aspetto i commenti dopo l’assaggio.
voglio provarla anche io…sono una persona che sa cucinare (abbastanza bene), ma la tua ricetta mi ha favorevolmente impressionato…
Ti assicuro che è semplicissima e molto versatile. Come una pizza può essere condita a piacimento