kartoffel platten

Quasi kartoffel platten

Kartoffel platten

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Kartoffel platten è il nome tedesco originale di queste frittelle di patata, io ne ho letto la ricetta, dopo avere visto un video di Max Mariola, ed ho deciso di prepararle con variazioni legate a ciò che avevo in casa, ebbene si, capita anche a me di non avere voglia di uscire a fare la spesa.

Nella ricetta originale delle kartoffel platten, nell’impasto, si utilizzano le uova ma io non le avevo, in compenso ho voluto dividere l’impasto a metà ed aromatizzarle differentemente per ottenere due sapori diversi (una al pomodoro ed una ai pistacchi di Bronte), da accompagnare con salumi.

La parola magica che compone questo piatto è indubbiamente kartoffel (patata), che trova ampio spazio nella cucina “crucca” in mille versioni, patate che in questa versione assomigliano molto al gattò (tipico pasticcio di patata della tradizione), ma qui senza pangrattato e con quel tocco che le rende ancora più sfiziose: la frittura.

Comunque, per non farmi mancare nulla e farne una versione impropriamente definita “dietetica”, ho provato anche a cuocerne qualcuna al forno e devo dire che il risultato è stato molto apprezzato dal mio giudice personale (nonché pluripremiata in competizioni sul tema:Patate in mille versioni,), naturalmente sto parlando di mia moglie, Anna.
kartoffel platten

Bollire le patate (in alternativa è possibile lessarle nel microonde) e schiacciarle con lo schiacciapatate sul piano di lavoro infarinato, aggiungere il burro a pomata (morbido e spalmabile come una crema), il sale (a questo punto andrebbero 3 uova intere che io non ho messo) ed amalgamare.
Dividere l'impasto in due aggiungendo, in una metà il concentrato di pomodoro e nell'altra la pasta di pistacchi di Bronte, setacciare un terzo di farina ed iniziare a lavorare, appena incorporata settacciarne ancora un terzo e, dopo averla inglobata bene, aggiungerne un po' alla volta impastando.
Smettere quando l'impasto non attacca alle mani mantenendosi morbidissimo, formare la classica palla ed infarinare il piano di lavoro per stendere il composto (preferibilmente con il mattarello) ad un'altezza tra il centimetro ed il centimetro e mezzo.
Con un bicchiere, un coppapasta, un tagliabiscotti o con un coltello, tagliare della forma desideratale frittelle  (gli eventuali ritagli possono essere nuovamente impastati, stesi e tagliati).
Scaldare l'olio in padella (170 gradi) e friggere fino a doratura su entrambi i lati, mettere a sgocciolare su carta, appena impiattate adagiarvi sopra gli affettati, io ho messo il lardo di colonnata sui pistacchi ed il "buccularu calabrese" (guanciale) su quelle al pomodoro.
In alternativa accendere il forno a 190 gradi e cuocere per 7/8 minuti per lato, aggiungendo gli affettati negli ultimi 2 minuti, con grill acceso.
Fausto

Fausto

Nato a Reggio di Calabria, dove ho vissuto i miei primi 20 anni, ne ho trascorsi una decina in giro per l'Italia lavorando, per decidere di stabilirmi in provincia di Brescia.

2 commenti

  1. senza lievito?

Ciao, grazie di avere visitato il mio post, mi farà piacere rispondere a qualsiasi tua domanda,

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