Sal & Pepe

Sal & Pepe

Sal & Pepe

 

Sal & Pepe, esattamente come Napoli & Vesuvio, impossibile immaginare l’uno senza l’altro e comprendere dove finisca l’uno e cominci l’altro…

Napule è mille culure, Napule è mille paure, Napule è nu sole amaro, Napule è addore è Mare… e come nelle parole di Pino Daniele, ecco che basta varcare la soglia delle pasticcerie dei due Maestri, per cogliere lo spirito, i profumi (e Sal ha saputo valorizzare anche questo aspetto, con le essenze dei suoi dolci), i sapori, i colori ed i “contrasti” che questa terra ostenta, senza alcuna remora.

I contrasti che, come nel caso di Sal & Pepe, si combinano ed arricchiscono chi sa andare oltre l’apparenza e si “lascia andare”, assaporando con tutti i sensi…

Cogliere il “suono” di una sfogliatella riccia che scrocchia ad ogni morso, affondare un dito nella morbida crema che avvolge una delizia al limone, far scorrere lo sguardo e “perdersi” tra i colori e le forme che riempiono i banchi di pasticceria, chiudere gli occhi e immergersi nei profumi e nelle note marcate che ti invogliano all’assaggio, lasciarsi andare e gustare, centellinando ogni sfumatura che il palato riesce a catturare…., rivivendo le stesse sensazioni che provavo da ragazzo e riscoprire: ” Quelle fantastiche pasticcerie meridionali in cui occhi e papille gustative fanno a gara per scoprire chi vincerà”.

Questa è stata la parte emozionale della mia “puntata campana”, condita da un paesaggio impareggiabile, i sorrisi, l’ospitalità, l’attenzione, la disponibilità, il piacere di raccontarsi, la familiarità che Sal & Pepe mi hanno dedicato, impareggiabili “padroni di casa”, aprendomi le porte dei laboratori e raccontandomi di inizi, di progetti, di nuovi obiettivi, con la passione che è caratteristica che li unisce.

Come sentirmi raccontare, da Alfonso Pepe , di quando avevano il laboratorio in prossimità del cimitero ed, avendo deciso di aprire alla vendita al dettaglio delle loro famose sfogliatelle, si formavano veri e propri cortei di macchine ogni domenica, e molti pensavano fosse morto “qualcuno d’importante”, oppure sapere, da Sal De riso, che dove ora c’è il suo magnifico punto vendita sorgeva il vecchio forno di Paolillo (il fornaio) che gli concedeva l’utilizzo del forno ancora caldo, quando Sal era agli inizi, ecco  che anche questo ha dato sapore al mio viaggio in terra partenopea.

Sal & Pepe

 

Come un piatto a cui si aggiunge Sal & Pepe, per completarne la preparazione ed esaltarne il gusto, ecco le sensazioni che “il connubio” ha trasmesso nel corso di una giornata e mezza all’insegna del territorio, dei prodotti, degli scorci, delle eccellenze che Alfonso e Salvatore sanno valorizzare e di cui hanno scelto di essere “ambasciatori”.

Alla fine del viaggio ho coniato il termine S’Alfonso, a racchiudere entrambi ed ad unirli, come sanno fare loro, quando uno ha bisogno dell’altro, mettendo da parte la “rivalità” che è leva per misurarsi e competere, privilegiando il rispetto e l’amicizia che li lega “dolcemente”.

A questo punto poche parole e qualche immagine, per descrivere ciò che ho colto, con la promessa che dedicherò un articolo ad ognuno di loro, molto presto.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Fausto

Fausto

Nato a Reggio di Calabria, dove ho vissuto i miei primi 20 anni, ne ho trascorsi una decina in giro per l'Italia lavorando, per decidere di stabilirmi in provincia di Brescia.

Ciao, grazie di avere visitato il mio post, mi farà piacere rispondere a qualsiasi tua domanda,

Seguimi

Ricevi ogni ricetta o post via email

Inscerisci il tuo indirizzo:

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: