Trionfo

Trionfo é la parola che definisce la sensazione provata tagliando questo lievitato, dopo averne colto i sentori aprendo la confezione…

Ma prima di arrivare al Trionfo, voglio raccontarvi cosa si nasconde dietro questo Panettone al Cioccolato, questi 500 grammi di pura libidine del palato dedicata a coloro che amano il “nettare degli Dei” in ogni sua declinazione.

Stamattina sono andato a trovare Iginio Massari in Pasticceria Veneto e, dopo un paio di ore trascorse leggendo alcuni suoi manoscritti “in cerca di editore”, prima di andare via mi ha detto:“Voglio che assaggi il nuovo Panettone al Cioccolato e mi dai un tuo giudizio!”.

Ho sempre ritenuto eccezionale la sua versione “black” e mi ha stupito il fatto che avesse apportato modifiche alla ricetta (anche se, per esperienza, nel suo laboratorio non esiste un “punto d’arrivo” e tutto é in evoluzione).

Colta la mia espressione di stupore ha aggiunto: “L’ho rivoluzionato, mi dirai com’é!”.

Salire in auto, arrivare a casa, montare un set fotografico, aprire la confezione, tagliarlo, fotografarlo e (finalmente) poterlo assaporare, sono stati un susseguirsi senza tempo, con mia moglie che ha partecipato ad ogni fase, nell’attesa di potersi unire al rito dell’assaggio.

Colpisce l’intensa nota di cioccolato che si percepisce appena aperto il sacchetto, seguita dalla vista della voluttuosa glassa che ne avvolge la cupola.

Al taglio il coltello dentato affonda regalando qualche briciola di glassa da spilluzzicare, per scoprirne la piacevole croccantezza e la lama si sporca di cioccolato “da non sprecare”…

Qui si coglie, immediata, la differenza rispetto alla versione precedente, in cui i “cubotti” di cioccolato erano evidenti, mentre qui sono un tutt’uno con l’impasto che regala un’infinita rete di alveoli.

E qui arriva, finalmente, il Trionfo del gusto, con un assaggio che esalta il contrasto tra la glassa e l’impasto che, nonostante la ricchezza di cioccolato, mantiene la struttura e la percezione piena del panettone, con un grande equilibrio di arancia candita.

Ecco, spero di essere riuscito a descrivere le sensazioni provate ed, attraverso le fotografie, il desiderio di assaggio che si percepisce alla vista…

Null’altro da aggiungere se non la considerazione che questo lievitato conferma che il desiderio di sperimentare, sviluppare e migliorare, sempre, sia il presupposto essenziale per tagliare nuovi traguardi…

Fausto

Fausto

Nato a Reggio di Calabria, dove ho vissuto i miei primi 20 anni, ne ho trascorsi una decina in giro per l'Italia lavorando, per decidere di stabilirmi in provincia di Brescia.

Ciao, grazie di avere visitato il mio post, mi farà piacere rispondere a qualsiasi tua domanda,

Seguimi

Ricevi ogni ricetta o post via email

Inscerisci il tuo indirizzo:

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: