Zongzi
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Zongzi, certamente più facile da pronunciare così che se scritto in cinese 粽子, un piatto della tradizione orientale che si mangia in questo periodo e che nasce da una bella leggenda che vuole che tutti gli abitanti della zona, nel lontano 278 a. c., buttarono sacchetti di riso nel fiume Miluo per evitare che i pesci divorassero il corpo del poeta Qu Yuan (che aveva deciso di annegare nel fiume dopo avere cercato di evitare che il regno vicino invadesse i loro territori).
Da questa storia ha origine una festa importante e coreografica che è una delle principali per la popolazione della Cina: La festa delle barche drago, giorno in cui si perpetua la tradizione di mangiare zongzi e gareggiare con le barche-drago.
Oggi è per i cinesi la “festa dei bambini”, una giornata in cui si preparano piatti per loro, si svolgono spettacoli nelle scuole (ed i bambini allestiscono spettacoli di danza, canto ed esercizi ginnici, per mostrare ai genitori i loro progressi), momenti di festa in cui ricevono doni e, tra i tanti piatti che loro gradiscono non possono mancare gli zongzi, ripieni di carne, fagioli azuki, verdure, giuggiole o altri ingredienti.
E veniamo al piatto, semplice ma che richiede una particolare manualità per dare la forma (che si tramanda da generazioni) che può essere “tetraedrica” (tipica delle zone meridionali) o cilindrica (più utilizzata nella Cina del nord).
Anche il ripieno degli zongzi varia, a secondo delle zone e dei prodotti del territorio, si spazia dai fagioli mungo a quelli azuki, dalla carne di maiale o salsiccia, dalle giuggiole a funghi, capesante, gamberetti, castagne, pollo, arachidi e quant’altro.
Anche la cottura può essere fatta o a vapore o con bollitura (di solito, ad una prima bollitura del riso corrisponde una cottura a vapore finale), l’importante è che si perpetui questa tradizione e che dentro le foglie di bambù si cuociano con il ripieno “preferito” gli zongzi che i bambini desiderano, per festeggiare la loro giornata.