Fausto Morabito Carioti

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I miei ricordi di cucina sono legati all’infanzia ed a figure ben precise:

Mio padre Pietro, che tutti i giorni provvedeva a cucinare a pranzo e a cena due, tre o quattro varianti per noi tre figli e madre (molto esigente lei e molto capricciosi noi)… tantissimi legumi, pesce e carne di maiale. Pentola a pressione e padella gli strumenti più usati, immancabili le “bottiglie” di salsa che ogni anno preparavamo per l’inverno, sempre e solo olio di oliva “contadino” ed aceto puro, origano selvatico, prezzemolo e basilico a mazzi e (d’estate) quantità “industriali” di zucchine, melanzane, peperoni e pomodori.

Pina, mia madre, che si occupava dei pranzi di domenica e delle festività, immancabile il profumo di cipolle e patate rosolate per la “mboffa” ( guancia di manzo stufata), il sapore della zuppa inglese e delle crispelle natalizie (nelle varianti: miele/cannella/zucchero al velo, ricotta/miele e nella versione salata con acciuga) .

Zia Ciccilla, donna d’altri tempi, che mi ha fatto conoscere ed apprezzare la pasta ed il pane fatti in casa, la cottura su cucina economica e  nel forno a legna e gli immancabili (tipici di paesi della costa Jonica calabrese) maccheroni al ferretto con sugo di capra, io mi sono sempre “sacrificato” ripulendo il piatto ed accompagnando il cibo con un ottimo e genuino “Palizzi” rosso , vanto dello zio Enrico.

Mamma Campolo e tanti funghi porcini raccolti da papà Campolo, zia Rosa con gattò e fantastici tartufi al cioccolato, zia Ghita e le sue “mitiche” cotolette e patate fritte, la signora Iaria e la sua parmigiana di melanzane, le “infornate” dai Casile, la “pasta-pizza alla Surace famosa nel mondo” di mia suocera Carmelina, gli spaghetti aglio olio e peperoncino con Nino, le scorpacciate “di nascosto” con mio fratello Ninenzo, le pizze da “Salvo d’Acquisto” a Reggio Calabria o “al pozzetto” a Passo di Mirabella o di fronte alla Scuola Trasmissioni a San Giorgio a Cremano (con la vecchietta all’ingresso che immancabilmente mi chiedeva: “Quanti ne siete?” ed io ero sempre SOLO!!!) e da “Mario” a Brescia, le frittelle di porcini fatte sul fuoco dei campi scout, i pasticcini immancabili la domenica, i salumi, le frittole, i gelati, le granite, gli spumoni e l’inenarrabile rosticceria meridionale… (per non parlare degli innumerevoli barattoli di Nutella divorati).

I miei primi “esperimenti culinari” sono stati a base di uova strapazzate con tutti gli ingredienti che solleticavano la mia immaginazione, seguiti da creme dolci e variazioni di zuppa inglese, nel tempo, la pasta ha cominciato a prendere il “sopravvento”.

Con il passare degli anni ed andando a vivere in nord Italia, ecco che comincio a conoscere nuovi sapori ed abbinamenti e gli amici (studenti universitari) mi aspettano per mangiare piatti appetitosi: fritture, pasta e dolci la fanno da padrone e le porzioni sono decisamente abbondanti (indimenticabili le tagliatelle mari e monti con gamberetti funghi e mascarpone e le frittelle con la birra fatte con cavolfiore a casa di Giovanni, Nicola e Takis).

Nel corso dei viaggi, sia in Italia che all’estero amplio la conoscenza di nuovi sapori e nuove “forme” di presentazione del cibo ed anche la padronanza di trattare alcuni alimenti cresce, è una cucina che aggiunge alla tradizione di base tanti nuovi sapori ed anche la presentazione diventa rilevante.

Credo che la fantasia, la creatività e la curiosità (oltre che l’immancabile amore per il cibo), siano condizioni essenziali per la riuscita di un piatto da ricordare, fermo restando che sono convinto che non esista una ricetta perfetta ma innumerevoli e possibili varianti e modifiche che possono arricchirla e completarla. E’ il motivo per cui penso che gli ingredienti e le dosi siano “relative” e la manualità e la voglia di sperimentare, in base alle esperienze personali, sono la condizione essenziale perché il “piatto” diventi “tuo” e si evolva con te.
Dedico questo blog a tutti coloro che mi hanno fatto conoscere nuove sfaccettature del fantasmagorico mondo culinario che vivo oggi, a tutti coloro che sanno cogliere la “sfumatura” che fa la differenza ed a tutti quelli che, nonostante i successi, hanno ancora voglia di cimentarsi in nuove avventure

Per tutti coloro che non ne hanno avuto abbastanza di questa presentazione, ecco un link che indirizza all’intervista rilasciata a Tribugolosa …

2 commenti

  1. Bellissimo questo blog, soprattutto la parte dedicata alla soria della famiglia. Allira puoi partecipare alla mia iniziativa sul mio blog Il mio mondo della lettura: vi è una pagina apposita Ricette e dove le abbiamo trovate in libri racconti film tradizioni…..è necessario inviare alla mia casella di posta (poi ne farò un post e raccoglierò i contributi in una notiziario on line) una ricetta che si riciama alle modalità corredata di immagine o disegno….
    simonetta

    email simoeffe76@gmail.com

    1. Perchè no, anzi, consideralo già fatto.

Ciao, grazie di avere visitato il mio post, mi farà piacere rispondere a qualsiasi tua domanda,

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