Asticiack

Asticiack

Asticiack

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Asticiack si gira!

Scena numero uno interno/giorno

Domenica mattina, in casa, la scena si apre con un campo lungo su mia moglie Anna che esce dalla camera e lo zoom va ad un primo piano su di lei che (sguardo dolce ed intrigante) mi guarda dritto negli occhi (primo piano sui nostri visi) e sussurra: “Amore ma non avevamo un astice?”

Scena numero due esterno/giorno

Asticiack si gira!

Cucina, primo piano sull’astice  che fa bella mostra di se sul piano di lavoro, con accanto scalogno, aglio e pomodoro, la ripresa si allarga e si vede il frigorifero aperto ed io che inizio ad accendere un paio di fornelli ed aprendo il cassetto prendo il coltello, le forbici e mi dirigo, con passo deciso, verso l’astice.

Scena numero tre esterno/giorno

Asticiack si gira!

Giardino, primo piano su mia moglie che approfitta del sole che scalda una giornata invernale,  si gira verso la finestra della cucina (con un’espressione soddisfatta ed impaziente), guarda l’orologio e (cambio inquadratura) apre la portafinestra entrando in soggiorno.

Scena numero quattro interno/cucina

Asticiack si gira!

Primo piano sui due piatti fumanti, le mie mani cospargono la granella tostata di pistacchi di Bronte, l’inquadratura si allarga e va verso la tavola apparecchiata e sul viso di Anna che (impaziente ed affamata) aspetta che finisca il rito delle fotografie per il blog e (fiduciosastringe in mano la forchetta.

La scena si chiude con un primissimo piano sugli occhi di mia moglie quando vede il piatto poggiato davanti a lei.

Asticiack si mangia!

 

Asticiack

Astice fresco o ottimo surgelato (se fresco andrà scottato, vivo, in acqua bollente), per i "meno temerari" va bene un astice crudo surgelato (purché di ottima qualità). Staccare la testa e le chele, tagliare (con le forbici) la corazza ventrale dello scampo, rompere le chele e schiacciare la testa, intanto rosolare velocemente scalogno ed aglio in olio e. v. o. ed aggiungere l'astice, a fiamma viva, in una padella. Aggiungere il pomodorino pelato, un bicchiere di acqua calda e coprire per due minuti, intanto mettere a bollire l'acqua salata per la pasta e, spenta la fiamma sotto la padella, togliere le chele, la testa e la corazza con tutta la polpa dell'astice. Estrarre tutta la polpa e tagliarla in pezzi, filtrare il liquido di cottura, schiacciando tutte le parti del carapace per estrarne tutti gli umori e rimetterlo in padella, mettere a lessare la pasta e, dopo tre/quattro minuti passarla dalla pentola alla padella, aggiungendo un paio di mestoli di acqua di cottura e coprendo proseguire. Aggiungere, se necessario, liquido di cottura ed intanto diluire la crema di pistacchi di Bronte con olio di pistacchi ed acqua bollente di i cottura, spennellare il piatto, tostare la granella di pistacchi ed, ad un  minuto dalla cottura al dente, aggiungere i pezzi di astice e spegnere il fuoco. Aggiungere un filo di olio e. v. o. e mantecare, impiattare a nido e cospargere di granella di pistacchi calda tostata.  
Fausto

Fausto

Nato a Reggio di Calabria, dove ho vissuto i miei primi 20 anni, ne ho trascorsi una decina in giro per l'Italia lavorando, per decidere di stabilirmi in provincia di Brescia.

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