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Piatto emozionale

Piatto ed emozionale sono due aggettivi in antitesi ma, intesi come sostantivo ed aggettivo sono esattamente lo scopo che avevo voglia di ottenere questa sera, un piatto che esaltasse i colori di tutti i prodotti usati e che formasse una serie di contrasti, tutti percettibili al palato.

Parole complicate per un piatto in realtà semplice nella realizzazione se si ha un po’ di manualità, preparato in meno di un’ora ed impiattato in un paio di modi diversi, uno in una terrina e l’altro in in più tradizionale piatto rettangolare “onda”.

Dedico questo piatto a chi ama le vellutate ( mia moglie le ama), a chi apprezza il gusto del salmone (mia moglie lo apprezza moltissimo), a chi gusta il pistacchio abbinato a cibi salati (mi sa che Anna lo gusta eccome) ed a che si sottopone volentieri a fare da “assaggiatore ufficiale della casa” (ho come la sensazione che sia proprio il ritratto di mia moglie Anna)…. e poi, per inciso, questo piatto ripropone esattamente i colori del mio logo.

Un ultimo pensiero amletico a voce alta visto che il piatto è ispirato a lei, anzi un dubbio … : La mia Signora è la mia “musa” o “m’usa” ???