Santarosa

SantaRosa Pastry Cup 2017

SantaRosa Pastry Cup 2017

Santarosa
La “tradizione” firmata Pansa

 

SantaRosa, ecco un nome che evoca tradizioni, sapori, forme, suoni, territorio, storia, identità e … dolcezza,  che ha una precisa  zona  di  origine  e che rappresenta  l’immagine  di  una  conchiglia “opulenta”, da  assaporare  passeggiando  in costiera.

Un  involucro  unico, croccante  e “musicale”, realizzato  con  ingredienti contadini, che racchiude  una farcitura ricca del carattere  del  suo  territorio  d’origine,  esaltando   il sapore   della ricotta e dei   canditi   locali, uniti   a  semolino, crema pasticcera, cannella e l’immancabile amarena.

La  vista rivela la moltitudine di strati che compongono il “tappo”, che  al tatto già anticipa la croccantezza, preparandoci  alla   musicalità  di ogni strato di  “riccia”, che si  percepisce al primo morso ed accompagna la masticazione, appagando anche l’udito, in contrasto con il morbido ripieno che rivela, pian piano, ogni ingrediente, esaltando anche le percezioni di gusto ed olfatto, coinvolgendo i cinque sensi.

Non ho  mai  avuto  dubbi, entrando  in una  pasticceria campana, sulla scelta  tra riccia  o frolla, qualche  esitazione l’ho avuta  quando ho ricevuto  l’invito a sedere in giuria, assieme a  grandi professionisti  del settore, in  occasione di questa manifestazione unica nel suo genere, che lancia una sfida difficile,  proprio per questo stimolante, per  professionisti che abbiano  voglia  di  sperimentare  ed  elaborare, senza  timori  reverenziali, una  dolce  che é una pagina della storia della costiera amalfitana.

E’  stato un vero  privilegio sedere  al tavolo con Gino Fabbri, Livia Chiriotti, Nicola Pansa, Roberto Rinaldini, Alfonso Pepe, Sal De Riso ed Adriano Casolaro.

SantaRosa

 

Il tema di  quest’anno, per  la VI  edizione   della  SantaRosa Pastry Cup (“evoluzione’ del SantaRosaConcaFestival), era:                                                                     Una sfogliatella SpeZiale

Come   potrete   leggere  sulla  pagina ufficiale,  la  prova  consisteva  (stralciato dal  regolamento“nella creazione di una nuova ed originale versione del famoso  dolce, si dovranno utilizzare, infatti, le spezie, dalle più  conosciute ed utilizzate a quelle più inedite ed esotiche”.

Sei i Maestri che hanno presentato la loro reinterpretazione, nove i componenti della  giuria che hanno potuto assaggiare le realizzazioni, unico il contesto, incastonato belvedere  sulla costiera e sulla Torre Capo di Conca, frizzante conduzione di Beppe Iannicelli, all’insegna dell’ospitalità arricchita da numerosi riferimenti storici.

Ecco i  nomi  dei  finalisti, in ordine alfabetico, che  hanno saputo, ognuno con  una  chiave di lettura personale,  proporre interpretazioni decisamente interessanti:

  • Daniele Bonzi – Pastry Chef del “Fourseason” Milano
  • Gian Luca Forino – Maestro pasticcere de “La Portineria” Roma
  • Salvatore Gabbiano – Maestro pasticcere AMPI, dalla “Pasticceria Gabbiano” Pompei
  • Giuseppe Manilia – Maestro pasticcere AMPI, dalla  “Maison Manilia” Montesano Scalo
  • Rocco Scutellà – Maestro pasticcere AMPI, dalla “Pasticceria Scutellà” di Reggio Calabria
  • Carmen Vecchione – Maestra pasticcera della pasticceria “Dolciarte” di Avellino

E, nel medesimo ordine, ecco le proposte servite, con immancabile “scatto”:

  • Sfogliatella Marcopolo (ripiena di polenta, oltre agli ingredienti tradizionali) sormontata da namelaka alle mandorle e pomodorino confit)

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  • Levante (crema di  mandorle ed  amarena, crema di  ricotta ed  amarena candita, pasta  kataifi e ciliegia glassata in centro, sui  bordi  amarene, crema  di  ricotta, spugna caprese, pepe  del  Madagascar  macinato, basilico nano, olio d’oliva e cremolato all’amarena)

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  • Aisha (piramide  di  bavarese alla vaniglia  e selezione  di té, sfoglie  di pasta fillo sbriciolate, cioccolato  fondente e noce  moscata, spuntini  di crema di  semola  ed arancia candita, cilindretto  di namelaka  al  cioccolato  e mandorle, ventagli di lingue di gatto, puntini  di gelatina allo  zafferano, meringhette  al caffè espresso e croccantini al sesamo)

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  • Speziato Stellare (croccante sfogliata, crema  all’anice  con  inserimento al the Matcha glassato, creme liquirizia ed anice alternate, piccole decorazioni all’amarena ed oro a scaglie, sorbetto agli agrumi e tegola speziata)

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  • Fantasia Speziata (massa  croccante  al pepe verde, gelatina  di arancia e Campari, placchetta sottile  di cioccolato bianco, spuntoni di crema di semola, ricotta, zafferano  e  rosmarino. Sfoglia, ancora  uno  strato di crema e chiusura con sfoglia  decorata con crema, arancia  candita e cioccolato bianco. A  lato massa croccante al pepe verde, gelato alla cannella e gelsomino, sciroppo di amarene)

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  • Raviolo di SantaRosa (tortelli  di  pasta  all’uovo  ripieni   di  semola,  ricotta,  zucchero,  crema  pasticcera,  cubetti  d’arancia ed amarena, cotti in acqua salata e bucce di limone ed arancia. Infusione tiepida di succo d’arancia, succo di yuzu e camomilla. Foglio di gelatina di amarena e pasta kataifi)

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Veramente  difficile  il compito  della giuria, visto il livello delle proposte servite (nonostante  le difficoltà  di gestione degli spazi e dei tempi di preparazione, a cui si sono  dovuti  adattare  i Maestri Pasticceri) ma, come richiesto dal regolamento del  concorso, dopo  una consultazione ( e con  ancora  ben  presente il  sapore dell’ottimo  cocktail  servitoci da  Andrea Pinto, anch’esso ispirato al tema “Sfogliatella SpeZiale), ci siamo trasferiti sulla Torre Capo di  Conca, con il nome  del dolce prescelto.

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Descrivervi  la bellezza del  paesaggio  circostante e della vista dalla sommità del bastione, é impossibile, la   passeggiata che ci ha  condotto ai piedi della torre ( e che qualcuno ha fatto sulla “caratteristica” navetta azzurra) ci ha immersi in un contesto unico, che questi scatti non riescono certo a narrare.

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La sala della polveriera é stata teatro delle premiazioni (non a caso utilizzo il plurale), iniziando dalla “neonata sezione”  SantaRosa Photo Contest 2017,  che ha  visto sul  podio le tre fotografie che hanno saputo immortalare  la sfogliatella, in uno scatto.

Sul podio, in ordine, si sono piazzati:

  • Sfogliando il passato” di Giovanna Milo
  • Simboli della Costiera” di Elena Nastri
  • “La piccola Enza e la sfogliatella‘ di Michele Abbagnara

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Poi  é  arrivato il  momento  del  premio Letterario  Gastronomico “Sfoglia…Conca, momenti di dolcezza” consegnato a Roberto Rinaldini da una “vivacissima” Signora Carla Pansa.

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Si é giunti al momento  della consegna  del premi, ai Maestri  finalisti, di un  ricordo  della serata e, come recitava il motto della manifestazione, di scoprire “l’Assoalla corte della Regina, vincitore di questa splendida manifestazione.

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E nel ringraziare Tiziana Carbone, Antonio Vuolo e Nicola Pansa, ecco gli scatti che sono riuscito a fare, per raccontarvi la commozione di Carmen Vecchione, vincitrice della SantaRosa Pastry Cup 2017.

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Fausto

Fausto

Nato a Reggio di Calabria, dove ho vissuto i miei primi 20 anni, ne ho trascorsi una decina in giro per l'Italia lavorando, per decidere di stabilirmi in provincia di Brescia.

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