tiramisù

Variazione di tiramisù

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Tiramisù

Lo devo ammettere, il tiramisù mi attira, sono goloso (non so se si evince da questo blog), sono estremamente goloso di dolci che abbiano come ingrediente la cioccolata, anzi, una frase coniata da me e mia moglie recita: “un dolce senza cioccolata che dolce è?”.

Eppure ci sono alcune eccezioni che “rientrano” nel campo dei dolci anche se la cioccolata è solo un valore aggiunto o non è presente, una di queste è il tiramisù, naturalmente ben “riposato”, naturalmente molto cremoso, naturalmente bagnato bene e naturalmente … con qualche variazione che non ne stravolga la struttura (ed in questo caso senza la classica “spolverata” di cacao amaro).

Ecco che il giorno del mio compleanno diventa uno stimolo per regalarmi un tiramisù un po’ diverso dal tradizionale e presentato in una forma atipica e conferirgli un’eleganza non solo nella sostanza ma anche nella forma, tra le altre cose i colori di questo dolce si abbinano perfettamente a quelli che sono stati il filo conduttore del pasto (identico il motivo che mi ha portato ad utilizzare un coppapasta tondo).

Mi piace fare delle monoporzioni che mi permettano di sbizzarrirmi nell’impiattata, qui i contrasti morbido e croccante e dolce ed amaro si gustano appieno con crema morbida (con anche uno strato di sola panna) in contrapposizione al caramello. Lo zabaione, addolcito con zucchero di canna di canna grezzo, contrasta con una crema caffè amara in abbinamento…. un insieme da gustare in chiusura di pasto.

Anche perché il tiramisù racchiude al suo interno due componenti che non possono mancare, il dolce ed il caffè (io sono un grande estimatore e consumatore di caffè espresso ben cremoso e rigorosamente amaro) e se proprio non potete farne a meno … metteteci accanto un buon Moscato !

Sapere che  ha chiuso  “alle Beccherie” che, negli anni ’50 a Treviso aveva dato vita al dolce più copiato al mondo non vuol dire che il tiramisù non continuerà ad essere una delle massime espressioni della nostra cultura gastronomica.

 

 

 

 

Stavolta ho usato savoiardi di pasticceria, ma si possono anche preparare in casa. Separando il tuorlo dall'albume montare i bianchi (a neve) con un pizzico di sale e sbattere i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere la consistenza "a nastro". A questo punto amalgamare allo "zabaione" il mascarpone e la panna montata (in due o tre riprese), con un movimento del cucchiaio dall'alto verso il basso, per fare inglobare aria e non smontare la crema. Intanto avrete preparato e raffreddato il caffè (da diluire con un pò d'acqua) e cominciare a comporre il dolce. Se volete fare monoporzioni utilizzare coppapasta o coppette, se desiderate la presentazione classica  utilizzare una teglia , naturalmente alternare gli strati (per avere un effetto visivo ulteriore, non amalgamare tutta la panna e tenerne abbastanza per farne uno strato). Per ultimo, per  terminare in maniera classica, spolverare con cacao amaro in polvere, altrimenti fare un caramello con zucchero e qualche goccia di limone e divertirsi a creare delle forme da utilizzare a decoro. A questa impiattata ho aggiunto una semplice crema fatta aggiungendo un po' di maizena al caffè e facendola addensare sul fuoco.
Fausto

Fausto

Nato a Reggio di Calabria, dove ho vissuto i miei primi 20 anni, ne ho trascorsi una decina in giro per l'Italia lavorando, per decidere di stabilirmi in provincia di Brescia.

6 commenti

  1. molto bella questa ricetta ..lo farò per domenica ….ai giovani ospiti

    1. Bene, mi farai sapere se è piaciuta?

  2. Io adoro il tiramisu’ ottima variante.complimenti anche per il tuo blog molto bello

  3. Fantastica presentación!!! Un delicioso postre. 🙂

Ciao, grazie di avere visitato il mio post, mi farà piacere rispondere a qualsiasi tua domanda,

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