Voglia di mare

Voglia di mare

Voglia di mare

[puregallery]

 

Voglia di mare, in questi folli giorni che non hanno nulla a che vedere con l’estate…, ecco che la cucina diventa un “rito propiziatorio” ed un piatto racchiude i colori ed i sapori di una stagione che stenta ad arrivare.

In questo periodo sembra di essere saliti su un ottovolante, con temperature che salgono e scendono vertiginosamente ed acqua, acqua a non finire e poco sole che stenta a fare capolino tra le nuvole, ecco che diventa piacevole cenare con delle costine al forno e patate (tipico sfizio invernale) o manifestare la voglia di mare e di caldo con un beneaugurante piatto di linguine estive.

Ci vuole poco per trovare lo stimolo giusto, io non so resistere alle melanzane violette che mi richiamano alla mente l’infanzia e le buste di zucchine, peperoni rossi e gialli, melanzane e pomodori che segnavano l’arrivo del caldo e di piatti coloratissimi e ricchi di prodotti di stagione.

Cene con insalate a base di patate lesse, pomodori, peperoni al forno e cipolla, magari accompagnate da un pane biscottato di grano duro (passato sotto l’acqua corrente), oppure una frisella strofinata d’aglio,  con pomodoro, sale olio ed origano, oppure una “classica” caponata alla calabrese.

Ecco dei piatti che hanno segnato l’estate della mia infanzia, ricchi di sapore perché quasi tutto veniva raccolto nell’orto di mio zio Enrico e racchiudeva la dolcezza che il terreno ed sole della Jonica gli conferiva, ecco perchè mi basta vedere delle belle melanzane violette per ritrovare la mia voglia di mare, di sole, d’estate.
Voglia di mare

Per prima bisogna tagliare i tentacoli di polipo in pezzi di media dimensione (io uso congelarlo per ammorbidirne le fibre), in padella calda e con un filo di olio e. v. o. mettere lo spicchio d'aglio in camicia ed aggiungere il polipo, rosolarlo e sfiammare con poco brandy, aggiungere un bicchiere d'acqua e portarlo a cottura a fiamma bassa e coperto. Intanto sbucciare la melanzana e tagliare a fiammiferi sottilissimi la buccia, friggerla in olio di arachidi e metterla su carta assorbente, tagliare la polpa in quadrotti e brasarla coperta (dopo averla rosolata).

Mentre bolle l'acqua della pasta fare aprire le vongole che avevate fatto spurgare in acqua con sale grosso (in padella, a fiamma viva, con un filo d'olio ed uno spicchio d'aglio in camicia).

Mettere la pasta in acqua, frullare la melanzana brasata con frullino ad immersione (aggiungendo una parte dl liquido di cottura del polipo, tenendolo in caldo sgusciate con l'altro fondo di cottura)  e mettere in wok  la crema, ad un paio di minuti dalla cottura mettere gli spaghetti (scolati) in padella per ultimarne la preparazione, aggiungendo acqua di cottura all'occorrenza e l'ultimo liquido del polipo.

Intanto sfiammare le code di gambero con il brandy e procedere all'impiattata nell'ordine: avvolgere a nido le linguine, mettere sopra  la buccia di melanzana fritta, un gambero ed il basilico, infine distribuire i gamberi ed i pezzi di polipo attorno.

Fausto

Fausto

Nato a Reggio di Calabria, dove ho vissuto i miei primi 20 anni, ne ho trascorsi una decina in giro per l'Italia lavorando, per decidere di stabilirmi in provincia di Brescia.

2 commenti

  1. Fantastico post, bellissimi ricordi d’infanzia! Questo delizioso piatto,che racchiude in se una nostalgia della terra natia evocando ricordi fantastici legati alla tradizione di una terra meravigliosa!
    Ecco cosa vedo attraverso questo primo piatto, cosi ben strutturato sia negli abbinamenti ,che nella scelta degli ingredienti! Creando così un ‘ armonia di sapori è profumi che è una vera poesia!
    Bravissimo!!!
    Un abbraccio e felice serata!
    Laura *_*

    1. Grazie Laura, la mia cucina è basata sul vissuto e l’esaltazione di prodotti del territorio.

Ciao, grazie di avere visitato il mio post, mi farà piacere rispondere a qualsiasi tua domanda,

Seguimi

Ricevi ogni ricetta o post via email

Inscerisci il tuo indirizzo:

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: